Umago/Istria
VINO ISTRIANO
Sembra che fossero già i fenici e i greci a portare la vite in Istria. La popolazione locale dell'epoca, cioè gli histri, appresero ben presto i segreti della sua coltivazione e della produzione del vino. Tra i numerosi tipi di vino nella penisola, il più importante è la malvasia istriana che viene coltivata dovunque e costituisce una parte dell'identità del territorio. La malvasia è di colore giallo paglia, dal gradevole aroma d'acacia. Presenta una freschezza moderata e armonica nonché la giusta struttura. Un altro vino tipico dell'Istria è il terrano che va dal violaceo al rosso rubino. Emana briosi aromi di frutta, è particolarmente fresco e di struttura fragile. Seguono il borgogna, la hrvatica nera e altri vini meno noti. Non bisogna assolutamente dimenticare le uve di prestigio mondiale, come le varietà di pinot bianco, di chardonnay, di pinot grigio, di merlot nero, di refosco e di cabernet sauvignon. Per gli amanti del buon bicchiere, un fascino del tutto particolare viene esercitato da due varietà di moscato: quello di Momiano e il moscato rosa di Parenzo. Dunque, non sorprende il fatto che nella zona di Buie, situata fra i fiumi Dragogna e Quieto, si trovi una delle più famose strade del vino croate, con 22 produttori rinomati di vini istriani.
CUCINA ISTRIANA
Che cosa è la cucina istriana? È forse quella dei contadini istriani nei tempi antichi? Oppure quella che in altre epoche veniva preparata nelle case dei patrizi? O forse, la cucina che oggidi' trova posto nelle sale da pranzo istriane? La ricchezza di questa cucina non è poca cosa. La tumultuosa storia di queste terre ha lasciato le sue impronte anche nella gastronomia. Diverse tradizioni si sono intrecciate nella cucina istriana, la cui base è costituita dalla natura (spezie aromatiche, piante selvatiche, verdura, frutti di mare...) e non mancano neanche influssi dei poteri feudali franchi e tedeschi, dei piatti romanici e della cucina portata, a partire dal VII secolo, dalla popolazione slava proveniente dall'entroterra naturale. Si può dire che tutti i cibi arrivati in queste terre abbiano ricevuto un timbro caratteristico. In linea di massima, i tratti distintivi della cucina istriana sono: la prevalenza di alimenti bolliti rispetto agli arrosti, abbastanza condimento, diversi vegetali selvatici, tanto pesce, l'aceto rigorosamente di vino e l'olio d'oliva mentre il vino è un ingrediente importante nella cottura...
Da sempre nella preparazione dei cibi è necessaria tantissima fantasia poiché, disponendo di pochi ingredienti, ci vuole tanto amore, tanta pazienza e soprattutto tanta fantasia per rendere il piatto più appetitoso.
Pesci, gamberi, conchiglie e molluschi una volta erano la base della cucina istriana, mentre oggi sulla costa istriana potete ordinare anche pietanze a base di crauti acidi con salsicce e ombolo, gnocchi con la lepre, fusi con carne di capriolo, maccheroni col sugo di salsicce. Non bisogna ignorare neanche il prosciutto istriano ed il formaggio di capra istriano, essiccati all'aria mediterranea mista a quella alpina e benedetti dalla bora del golfo di Trieste. Le varie manestre, jote e fritaje sono i sapori più particolari di questa zona. E alla fine del banchetto sono d'obbligo i dolci istriani: pince, fritule, kroštule... Quanto al colmo della gastronomia istriana, la Sua Maestà, tartufo dell'Istria, di esso non si sa con esattezza se sia cibo o spezia. Nel 1999 in Istria fu rinvenuto il più grande ed il più pesante esemplare di tartufo, di 1,31 kg, che in seguito fece il suo ingresso nel Guinness dei primati.
Tutto questo ben di Dio si può trovare in più di cinquecento eccellenti locali in cui viene servito il cibo. I migliori fra essi si trovano proprio nella zona di Buie, nelle immediate vicinanze di Umago o nella stessa Umago, famoso centro turistico. Non sorprende una tale concentrazione di ristoranti, pasticcerie, taverne, pizzerie eccellenti perché lo svilupppo del turismo di questa zona ebbe inizio cinquant'anni fa proprio con l'attività ristorativa. A questo punto alcuni dei locali sono diventati una specie di istituzioni della zona. Menzioneremo solo alcuni fra essi, senza un ordine logico o cronologico: Bruno, Maruzza, Toni, Badi, Dante, Koralj, Kristal, Giovanni, Bušćina, Valica, Kažun, Kremenje e tanti altri.
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Fonte: http://www.istra.hr