Sebenico
Fra tutte le città croate dell'Adriatico, Sebenico spicca per la sua posizione particolare ed unica in un golfo pittoresco e spazioso sullo sbocco del fiume Krka nel mare. Creata come castrum antico-croato, fortezza o rifugio, ai piedi della fortezza di San Michele che oggi domina la città, Sebenico viene menzionata per la prima volta nel 1066 in un documento del più significativo re croato - Petar Krešimir IV. Sebenico quale città croata ebbe lo status di città nel 1290 quando fu istituito il vescovato di Sebenico.
La vista di Sebenico ci scopre una consonanza unica della poeticità urbana della città e del suo ambiente naturale. Il porto collegato tramite il canale di San Antonio con il mare aperto, è da secoli il primo motore dello sviluppo della navigazione, del commercio e della crescita economica della città. All'ingresso nel canale si trova la più importante fortezza rinascimentale della costa orientale dell'Adiratico – la fortezza di San Nicola. Essa, insieme alle fortezze di San Michele, San Giovanni e Šubićevac, le quali circondano la città, è simbolo della invincibilità secolare di Sebenico, che è stata confermata ancora una volta nella guerra per la patria.
Cattedrale di San Giacomo fu costruita durante il periodo di più di cento anni ed è testimone della perseveranza, della rinuncia e della fede di numerose generazioni di abitanti di Sebenico. Spicca per diversi motivi non soltanto nella costruzione croata, ma anche europea. È completamente costruita in pietra, senza l'utilizzo di altri materiali. È unica per la modalità di costruzione e incastramento di lastre di pietra e costole, senza l'utilizzo di qualsiasi materiale legante. È unica anche per essere una chiesa rinascimentale con la facciata a forma di trifoglio; infine, è unica per la concordanza dell'architettura e di una serie di 71 ritratti realistici sulle absidi.
I documenti del periodo di costruzione della cattedrale testimoniano il contributo dell'intera comunità nella sua costruzione, ma anche di numerosi individui, fra cui spiccano scalpellini, costruttori ed artigiani. Il più importante fra essi è Juraj Matvejev Dalmatinac, zaratino d'origine, con cui gli abitanti di Sebenico fecero un accordo nel 1441 riguardante la sua carica del maestro della cattedrale di Sebenico. La cattedrale, insieme al municipio rinascimentale nonché le chiese circostanti, palazzi ed il Palazzo del duca, nel quale oggi c'è il Museo della regione, fa sicuramente la più bella piazza dell'eredità urbanistica croata.
Nel XV e XVI secolo Sebenico è uno dei più importanti centri umanistici e rinascimentali della Croazia. Qui operano i letterati Juraj Šižgorić, Antun e Faust Vrančić, Petar Divnić ed Ivan Polikarp Severitan, i musicisti Ivan Šibenčanin, Julije Skjavetić ed Ivan Lukačić, lo storico Dinko Zavorović, i pittori Nikola Vladanov e Juraj Aulinović, i grafici Martin Kolunić-Rota, Horacije Fortezza e Natal Bonifacij nonché numerosi scultori e costruttori del circolo intorno a Juraj Matejev Dalmatinac.
Scienziato, visionario, lessicografo e scrittore, filosofo e teologo, Faust Vrančić è il personaggio croato rinascimentale di maggior rilievo. Scrittore del primo dizionario croato, nonché autore del famoso libro di progetti ed invenzioni Machinae novae. Fra le sue numerose idee spicca il disegno dell'homo volans, la prima rappresentazione stampata del volo col paracadute della storia. La chiesa ed il convento di San Francesco, risalenti al XIV secolo, sono il primo santuario nazionale croato di san Nikola Tavelić, e rappresentano un importante punto focale ecclesiastico e culturale.
Nella raccolta conventuale vengono conservati più di 150 incunabuli e lo stesso numero di codici manoscritti, fra cui anche la famosa preghiera di Sebenico, il primo testo croato di poesia scritto a caratteri latini. Nella chiesa c'è anche l'originale organo del famoso costruttore di organi Petar Nakić, che visse e operò nel XVIII secolo. Il Festival internazionale del bambino, tradizionale manifestazione della città, testimonia invece la viva creatività moderna di Sebenico.