Pola
È il monumento più importante e più famoso, qui inizia e finisce la visita alla città. Una volta, nell'Arena di Pola venivano organizzate le lotte dei gladiatori. Venne costruita nel I secolo, durante il dominio dell'imperatore Vespasiano, parallelamente alla più famosa costruzione dello stesso genere - il Colosseo di Roma.
È di forma elittica: l'asse principale arriva a 130 metri di lunghezza, mentre quello più corto è di 100 metri. Nel centro c'è uno spazio piano - l'arena per combattimenti. Gli spettatori sedevano sulle scalinate in pietra oppure stavano in piedi sulla galleria. Si calcola che l'Arena potesse accogliere 20000 spettatori. È costruita in pietra calcarea del luogo. Nel Medioevo l'Arena veniva usata per i tornei cavallereschi e le fiere.
Oggi viene impiegata per manifestazioni estive – il Festival cinematografico, la Stagione dell'opera lirica, il Festival equestre, concerti – e può accogliere circa 5000 persone. Nel vano sotteraneo che una volta serviva ai gladiatori, oggi è allestita la mostra permanente dal titolo „L'olivicoltura e la viticoltura dell'Istria nell'antichità“, arricchita dalle ricostruzioni di macchinari per la produzione dell'olio e del vino (macine, presse, recipienti per la posatura) e dalle anfore usate per trasporto.
L'Arena, a causa delle sue dimensioni e la favorevole posizione geografica, è situata fuori dalle mura dell'antica Pola. Da qui il centro città si raggiunge percorrendo la strada costruita al tempo di Vespasiano dal quale ha preso il nome – Via Flavia, che oggi è una delle principali strade cittadine.
L'Arco dei Sergi – Porta Aurea
La Porta Aurea venne costruita nel 29-27 a.C. da parte della famiglia Sergia, in onore a tre membri della famiglia che occupavano alte cariche amministrative a Pola. L'arco era appoggiato alla porta cittadina, la Porta Aurea, che veniva chiamata così o per le ricche decorazioni dell'arco o per la doratura dello stipite. All'inizio del XIX secolo la porta e le mura vennero demolite in seguito all'urbanizzazione e allargamento della città fuori dalle mura.
L'arco è costruito in stile corinzio con forti influssi ellenici e dell'Asia minore per quanto riguarda le modalità ed i dettagli delle decorazioni. Dato che la parte orientale dell'arco non era visibile, esso rimase in gran parte non lavorato; la parte occidentale dell'arco invece era bene in mostra ed è ricca di decorazioni. Oggi nella piccola piazza adiacente all'Arco si tengono manifestazioni culturali - teatrali e corali e lungo la via adiacente ci sono molti negozi.
Il tempio di Augusto
Il tempio al Foro romano è dedicato alla dea Roma ed all'imperatore Augusto. Venne costruito tra l'anno 2 a.C. e l'anno 14, quando Augusto morì. Ha la tipica forma di tempio. La sua funzione cambiava nel tempo: alla fine dell'antichità pagana il suo impiego principale cessò per venir utilizzato come chiesa, poi come magazzino di grano mentre agli inizi del XIX secolo venne adibito a museo di monumenti in pietra. Nel 1944 venne bombardato e quasi completamente distrutto. Fu ricostruito dal 1945 al 1947, e oggi accoglie una piccola mostra di sculture antiche in pietra e bronzo.
Si ritiene che il tempio gemello di cui si è conservata solo la parte posteriore, sia stato costruito nella stessa epoca e nello stesso stile. Secondo la leggenda, viene chiamato Tempio di Diana.
Il palazzo municipale
Ai tempi quando Pola era un libero comune cittadino, al Foro romano venne costruito un palazzo, sede dell'amministrazione cittadina. Sotto Venezia accoglieva il principe ed il provveditore, e dopo, fino ai giorni nostri vi ha la sede l'ufficio del sindaco. Il palazzo viene più volte ampliato nel corso dei secoli (dal X al XVI secolo) e così nacque la costruzione che presenta una fusione eccezionale di stili architettonici, dal romanico al rinascimentale. L'iscrizione sulla facciata, ristrutturata nel XVI secolo, riporta la data della creazione del Municipio, l'anno 1296. Quell'anno probabilmente era l'anno della prima ricostruzione capillare e ampliamento poiché indubbiamente anche prima vi aveva sede l'amministrazione cittadina.
Le fasi meno recenti dello sviluppo edilizio del palazzo sono ben visibili sul muro orientale, sul quale si intrecciano i vari stili di epoca romanica e gotica. Le sculture di Telamone e Sirena sugli angoli racchiusi dalle colonne rinascimentali e sulle aperture barocche delle finestre, rappresentano gli ultimi interventi in ordine di tempo sugli esterni del palazzo. Ultimamente il palazzo è stato sottoposto ad un radicale restauro dopo che l'abbandono, il degrado e l'usura avevano lasciato profonde impronte sulla sua struttura.
Porta Gemina e le mura cittadine
Nell'epoca antica e medievale l'intera città era cinta da mura difensive e si entrava e se ne usciva attraverso una decina di porte. Con l'andar del tempo le mura si deteriorarono diventando anche inutili, per cui all'inizio del XIX secolo vennero rimosse. Una parte è conservata nel tratto tra Porta Gemina e la piazza ai Giardini.
Porta Gemina, chiamata così per le due aperture ad arco, attraverso le quali si accede al cortile interno dal quale si entrava in città, venne costruita nel II-III secolo. Attraverso Porta Gemina si arriva al Museo archeologico e al Castello. Di fronte al monumento sono stati rinvenuti i resti di una costruzione tombale ottagonale - un mausoleo del I-II secolo, in parte restaurati.
Il Castello
Dalla via circolare superiore si diparte un clivo che porta in cima ad un colle in cui nel 1630 venne costruita una fortificazione dalla pianta quadrilaterale con sporgenti bastioni a punta, collocati agli angoli. Fu costruita in base ai disegni dell'architetto militare francese Antoine De Ville su commissione del governo veneziano. Lo scopo era quello di difendere la città ed il porto, considerata la grande importanza per il traffico marino nell'Alto Adriatico. In cima al colle anche prima ci doveva essere una fortificazione rimasta attiva nel tempo, dal periodo preromano in poi. I castellieri istriani erano costruzioni per lo più con compiti di difesa e si calcola che anche al tempo dei romani sul posto c'era una piccola stazione militare. Nel Castello oggi ha sede il Museo storico dell'Istria.
Aquarium Pola
In una quarantina di piscine, su una superficie di 1200 mq, vengono rappresentati gli esemplari della flora e fauna adriatica, nonché gli organismi marini protetti e velenosi. Vi si trova anche il Centro di recupero delle tartarughe marine, la mostra «Gli antichi arnesi da pesca», la mostra «Salviamo i prati della Posedonia oceanica», la mostra di fotografie delle fortificazioni della città di Pola, un piccolo teatro marino....
Per più informazioni cliccate qui: www.aquarium.hr
Fonte: http://www.pulainfo.hr